giovedì 18 aprile 2013

Congiunture astrali in opposizione

Oh mamma, che fatica.
In questo periodo sono super-impegnata: e la riunione dell'Associazione Genitori, e la riunione del gruppo "Diamoci una mano", e l'incontro per gli accordi il laboratorio per i bambini, e il piccolo gruppo che organizza i giochi per la festa dell'8 giugno... Oltre chiaramente a lavoro, famiglia e un ipotetico concorso da preparare.
Ieri sera sono rientrata a mezzanotte passata.
Naturalmente il piccolo Gengio ha deciso di svegliarsi due ore prima del solito (la scritta sulla sveglia era 5.40).
Richiamando il gatto.
Che non sa leggere la sveglia.
Ed ha iniziato a calpestarmi la faccia reclamando che mi alzassi.
Rinforzato da Simone che mi diceva "Mamma VUOI alzarti. E' ora di svegliarsi!"
Ho rimbalzato.
"Stamattina si alza papà...".
Con un salto felino ho preso la piazza di mio marito, con una velocità che neanche il 14 luglio 1789 la Bastiglia.
Poi ho iniziato a tossire... Eh no cacchio!!
Niente, 20 minuti dopo ero in piedi.
Oggi lavoro il pomeriggio, mentre mio figlio, l'infingardo, si starà sparando un super pisolo.
Poi, trascinandomi come uno straccio, tornerò a casa, dove lui mi aspetta pimpante per giocare giusto quelle 2/3 ore prima di preparare la cena.
Ceno.
Lui và a letto.
Io esco.
Riunione.
Argh.


mercoledì 3 aprile 2013

Slow Life

Diciamo che abbiamo in media un'ottantina d'anni da passare qui.
Nei primi 18 che sono passati ho avuto la gran fortuna di una mamma casalinga (aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno) e la gran sfortuna, per entrambi, di un padre "formula weekend" (e un weekend al mese per lo più) a causa del suo lavoro.
Per mio figlio le cose sono decisamente migliori, il papà lo può vedere tutte le sere a cena, me per gran parte della giornata.
Bé però il tempo del suo papà non mi basta. E non basta a lui. E non basta al suo papà.
Se tutto va bene mio figlio e mio marito si vedranno a cena ancora per circa una decina d'anni, fino a quando il piccolo, ormai adolescente, comincerà a disertarci chiamando alle 19 per dirci che mangia da un amico; e onestamente mi sembra poco.
Trovo assolutamente ingiusto che un uomo per riuscire a soddisfare le esigenze della propria famiglia debba passare 11 ore di ogni sua giornata dal lunedì al venerdì in un ufficio; esigenze basilari: vitto e alloggio e le altre che abbiamo tutti, vestiario, libri, qualche comodità-leggi pc e connessione, altrimenti mica mi stareste leggendo-.
Tra poco è il suo compleanno... Cosa mi piacerebbe regalargli? Un lavoro part-time.
E' possibile? Ora no.
Ma ho deciso di leggere questo libro Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione. Edizioni FAG, 2010 e qualcosa ne verrà fuori.
Perché ci sono troppe cose che trovo assurde:

  •  che i miei suoceri vivano in 2 in una casa da 200 mq (lamentandosi di far fatica a mantenerla e gestirla, ma non riescono a venderla) e noi ad una via da loro pagando un mutuo da 700 euro al mese (per una casa che è un terzo), quando forse con un pò di buona volontà ed una ragionevole divisione degli spazi si potrebbe vivere tutti insieme e fare tutti meno fatica;
  • che 3 pizze da asporto ci costino 25 euro, che moltiplicati per 4 sabati al mese, per 12 mesi l'anno, fanno uno stipendio (uno stipendio in pizze, non so se rendo l'idea -.-');
  • che la metà dei nostri soldi vengano volatilizzati da bollette di gas, luce, acqua, telefono e assicurazioni;
  • che tutto questo porti al fatto che mio marito si sta perdendo praticamente tutta la vita di nostro figlio.
Cose che facciamo già per vivere meglio, consumando meno e più sano:
  • Usiamo l'aceto al posto dell'anti-calcare: è una bomba, costa meno e non è tossico (ok, se entrate nel bagno appena pulito sembra di essere una foglia di insalata, ma ne vale la pena!) leggi usi alternativi dell'aceto;
  • Facciamo pane, pizza e focacce in casa (col costo di una sola pizza presa fuori mangiamo bene in 3!);
  • Facciamo le marmellate e i dolci in casa;
  • Non mangiamo carne (principalmente per una scelta etica e perché non è necessaria, per saperne di più http://www.vegpyramid.info/;
  • Compriamo frutta e verdura biologiche dal G.A.S. (gruppo di acquisto solidale) del nostro paese;
  • Invitiamo gli amici da noi invece di uscire (i bambini sono più liberi, si chiacchera di più e non ci si deve vestire bene; se gli amici abitano vicini non si deve nemmeno prendere la macchina :) );
  • Invece di buttare i vestiti li aggiustiamo (ok, li aggiusta una signora e la paghiamo, perchè non so tenere in mano un ago -.-'); se è proprio il caso di cambiarli perchè non ci vanno più bene li doniamo e quelli del bambino li abbiamo prestati ad altri bambini;
  • Prendiamo i libri in prestito dalla biblioteca, comprando solo quelli che ci piacciono di più;
  • Stiamo attenti a non sprecare acqua e luce.
  • Con il progetto "Diamoci una mano" stiamo avviando un punto di prestito e baratto nel nostro territorio.
Ok, non è molto.

Cose che vorrei fare:
  • l'orto;
  • imparare a cucire e fare a maglia;
  • avere più tempo e fare la pasta in casa e le conserve;
  • Trovare un' alternativa ai consumi fissi.
Tutto questo perché sono un po' stufa dei miei falsi bisogni ( e ne ho parecchi... Passo davanti alle vetrine di scarpe e penso "Oddio che belle quelle ballerine, le voglio!" Poi mi fermo, rifletto: In lavanderia ho circa 30 paia di scarpe che mi vanno bene, 25 dei quali non metto mai. Mi servono le ballerine?!).
E soprattutto, soprattutto, perché voglio che la mia famiglia abbia il tempo di godersi il proprio tempo.