venerdì 8 luglio 2011

Bacchettown


Sono una mamma bacchettona. Non con il proprio figlio, con le altre mamme.
Me ne accorgo sempre di più... Ed un pò mi critico, perchè si sa "chi si fà i fatti propri campa cent'anni", però è più forte di me...
Le questioni sulle quali mi infervoro di più sono principalmente 3: l'allattamento, l'alimentazione e le "libere uscite".
L'allattamento.
Quando sono rimasta incinta pensavo di non poter allattare, sono orba come una talpa ed il pregiudizio che allattare comprometta ulteriormente la vista è passato prima dai medici a mia madre e poi da mia madre a me. Ma mi sono bene informata, e di pregiudizio si tratta. Ed informandomi ho scoperto quanto bene poteva fare il latte materno al mio bimbo, oltre che per il suo valore nutrizionale per il contatto e l'affiatamento che necessariamente si crea. E allora via, ho provato! Non è stato facile, per niente, ma eccoci qua: 10 mesi di latte di mamma che continueranno finchè Gengio vorrà. Invero mi ero fatta l'idea di smettere all'anno, quando potrà prendere il latte vaccino, ma in questi giorni ci ho pensato: in fondo perchè? Non mi pesa, anzi l'idea di smettere mi intristisce, e Patatino è tetta-addicted... Sarebbe solo un trauma per entrambi!
E invece boh, se la percentuale di donne naturalmente impossibilitate ad allattare fosse davvero alta come quelle che mi dicono che non l'hanno fatto perchè "non avevo latte" nel terzo mondo sarebbero in due gatti... Invero pure noi saremmo in due gatti, dato che il latte artificiale è un'invenzione che più o meno risale agli anni '70... E le statistiche dicono che le donne che realmente non sono in grado di produrre latte sono all'incirca il 5 %.Quindi: balla.
Oppure mi dicono: "mi sono venute le ragadi" sì? Pure a me, fin dal primo giorno. Ma si curano eh, non sono la peste. "Mi sono venuti gli ingorghi" Pure a me. Certo spremere a mano non è il massimo della vita e ahiaiai che male, ma se vuoi continuare ad allattare lo fai. "Non ne avevo abbastanza" Ma leggete un pò: la produzione si autoregola in base alle richieste del bambino (quindi: balla). "Eh ma si voleva attaccare ogni ora e pure di notte!" Maddai?!?!...
Insomma, fatemi il favore, non ditemi tutte queste cazzate, ditemi e ditevi la verità: "Non ho avuto abbastanza senso di sacrificio". Tant'è.
L'alimentazione.
Madri di bimbi "robusti" (leggi obesi o tendenti ad esserlo o che lo saranno) che Iddio vi maledica...
Le regole sono semplici, basilari quanto impopolari...: no ai conservanti, no ai coloranti, no ai dolciumi industriali.
Vi vedo, al parco, che date pacchetti di caramelle merendine e briochine che neanche Willie Wonka...! Dai cazzo! Ma non ci pensate alla loro salute?!BOH.
Le libere uscite.
Sarò breve, il mio pensiero su questa cosa è lineare come l'orizzonte: può la tua vita essere la stessa di prima dopo che hai messo alla luce una creatura??NO!! Per i primi 15 anni almeno.
Gente che và a cene, feste, eventi, concerti... Se non avevate finito l'adolescenza dovevate aspettare a fare figli.
Troppo facile e comodo ( e triste però, veramente veramente triste) sbattere i pargoli dai nonni.
"Ehhh ma per una voltaaaa...!" Per una volta una mazza. Anch'io ho voglia di uscire a cena con mio marito, andare a bere una cosa con le amiche e tutto il resto. Ma c'è una priorità, è di là nel lettino che dorme. E l'ho voluto io. E quindi me lo "smazzo" io. Con amore, con passione, con gioia, devozione e quel pizzico di rinuncia che comporta. Ma la sua serenità, la sua felicità, dipende dal fatto che quando si sveglierà (presumibilmente tra mezz'ora, non domattina!) la sua mamma sarà lì. E lui lo sa, ci sarò.